Decisioni sofferte
Il maestro di spada era sopra la citta'. Il suo grifone, dall'armatura rosso rubino, stava sfruttando i venti di Terokkar per planare pigramente sopra la Citta' della Luce.
Era passato tanto tempo. Tanto tempo dall'addestramento formale all'abazia di Northshire, alle prime missioni per l'SI:7, le molteplici missioni al servizio di Re Magni, che gli valsero il profondo rispetto di tutti i nani di Ironforge.
Poi le prime missioni: l'esplorazione della montagna Blackrock, dalle profondita del Nucleo Ardente alla sommita' del covo di Nefarian, la sconfitta di Hakkar e le lotte ad Ahn'Qiraj. Poi la minaccia di Naxxramas, temporaneamente scongiurata...
Poi il Portale Oscuro venne riaperto. Un nuovo mondo da esplorare, altre minacce da sventare e missioni da compiere. Una vita da assassino, volta a colpire il nemico la' dove fa male mentre e' distratto.
Come dimenticare le persone? I valorosi guerrieri della luce sacra, devoti nel proteggere gli innocenti quanto nel vendicare le ingiustizie, i maestri d'armi elfici, i saggi figli di Ironforge e i nobili seguaci dei Naaru. Persino abili tiratori tauren, nonmorti rinnegati esperti nella stregoneria ed elfi del sangue pronti ad usare la luce sacra, rubata ai Naaru, per difendere i propri compagni.
Un nuovo nemico era all'orizzonte. Un nuovo nemico pericoloso e letale. Un nemico che li avrebbe uccisi tutti, se non si fosse mosso qualcosa. Un simbolo di speranza, che potesse mostrare che il suo dominio non era senza difetti, che il suo controllo non era senza scampo, che quella minaccia non fosse una condanna.
E finalmente, l'idea arrivo'.
Semplice ed efficace, come tutte le buone idee. Il pensiero pragmatico dei nani l'aveva contagiato, probabilmente.
Le desolate terre della penisola di Hellfire erano sotto di loro. Le fiamme del luogo si riflettevano rilucenti sull'armatura rossa del grifone.
Il Portale Oscuro era davanti a lui.
Si torna indietro. Per andare avanti.
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